Nella mattina odierna (30/10), il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha emesso un importante ordine esecutivo sull’intelligenza artificiale (AI), che mira a stabilire nuovi standard e direttive per garantire la sicurezza, la privacy e la responsabilità nell’uso di queste tecnologie emergenti. L’ordine, inizialmente presentato al pubblico attraverso una dettagliata scheda informativa della Casa Bianca, promette di affrontare sia le opportunità che i rischi associati all’impiego della famiglia delle tecnologie emergenti.
Basandoci sui contenuti di questo ordine, i cui dettagli maggiori vengono riassunti qua sotto, si dovrebbe fare attenzione anche al coinvolgimento del settore pubblico sulle tecnologie di intelligenza artificiale. E’ infatti vero che i recenti dati sugli investimenti in ambito AI, segnano un netto superamento dell’industria e del settore privato, in dollari investiti in AI rispetto al settore pubblico. Questo dettaglio non deve essere perso di vista nei nuovi regolamenti che a cascata, da adesso in poi, arriveranno.
Tutti i Paesi del mondo stanno creando pool di esperti e gruppi di ricerca per stilare una regolamentazione dell’AI. Una delle regolamentazione da non perdere di vista, dovrebbe essere quella sugli investimenti. Le implementazioni infatti dell’AI nei settori della ricerca, della scienza e della salute, richiedono studi e sperimentazioni e potranno offrire opportunità di conoscenza mai viste prima. Se però il centro di controllo di questi studi, ricerche e validazioni scientifiche, resta nelle mani delle poche industrie in grado di sostenerle con mezzi e soldi, piuttosto che nel mondo pubblico e accademico, il sapere e la conoscenza rischiano di collassare in un vortice poco piacevole che non faranno progredire tutti con le stesse possibilità in maniera trasparente. Questo perché l’industria sarà sempre per natura spinta economicamente a sviluppare certe ricerche. Il pubblico può fare ricerche e sperimentazioni senza moventi economici e questo offre una maggiore visione aperta dell’ambito in esame.
Una delle componenti cruciali dell’ordine esecutivo riguarda l’attuazione di nuovi standard per la sicurezza e la protezione dell’intelligenza artificiale. Si prevede l’applicazione del Defense Protection Act per richiedere la segnalazione al governo federale di ogni modello di intelligenza artificiale che rappresenti rischi per la sicurezza nazionale, economica o pubblica. Questo rapporto dovrà includere i risultati dei test di sicurezza condotti da un team specializzato. Tale misura è progettata per garantire che i sistemi di intelligenza artificiale siano sicuri e affidabili prima della loro pubblica diffusione.
Inoltre, l’ordine prevede il coinvolgimento di istituzioni come il National Institute of Standards and Technology (NIST) e il Dipartimento per la sicurezza interna (DHS) per stabilire standard rigorosi di sicurezza e istituire un comitato dedicato a garantire la conformità. Collaborazioni con il Dipartimento dell’Energia sono pianificate per affrontare le minacce basate sull’intelligenza artificiale alle infrastrutture critiche.
Una sezione significativa dell’ordine riguarda la protezione della privacy dei cittadini. Si promettono misure volte allo sviluppo di tecnologie, inclusi nuovi strumenti crittografici, che proteggano i dati personali da intrusioni causate dall’uso dell’intelligenza artificiale, oltre a favorirne l’utilizzo per migliorare la privacy anziché comprometterla.
L’ordine esecutivo impegna le agenzie governative a utilizzare l’intelligenza artificiale in modo responsabile ed efficace, definendo linee guida chiare per proteggere i diritti e la sicurezza, migliorare l’approvvigionamento di queste tecnologie e rafforzarne la diffusione.
Oltre a queste disposizioni, l’ordine si concentra sulla promozione della concorrenza, la salvaguardia dell’occupazione e degli alloggi, la tutela dei diritti civili e il supporto alla ricerca e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Di notevole rilievo è il coinvolgimento internazionale nella formulazione di questo ordine, con la partecipazione attiva di diverse nazioni partner, incluso il Regno Unito che questa settimana ospiterà un vertice sull’intelligenza artificiale e l’annuncio da parte delle Nazioni Unite della formazione di un comitato consultivo sulla governance dell’intelligenza artificiale.
In conclusione, questo ordine esecutivo rappresenta un passo significativo verso l’implementazione di norme e regolamentazioni per garantire la sicurezza, la privacy e l’efficace utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il coinvolgimento di una vasta gamma di nazioni e la sua ampia portata riflettono l’urgenza e l’importanza di affrontare i molteplici aspetti delle tecnologie emergenti nell’era digitale.