Le autorità sanitarie irlandesi hanno annunciato che i pazienti che non necessitano di servizi urgenti sperimenteranno un “ritardo significativo” negli ospedali dopo che una grave infezione da ransomware ha compromesso tutti i sistemi medici del paese. L’ Health Services Executive (HSE), l’autorità sanitaria del paese, ha rilasciato questa situazione in una dichiarazione inviata lunedì notte.
Le autorità stanno lavorando al ripristino dei sistemi interessati in collaborazione con aziende di sicurezza informatica ed esperti di ransomware: “La nostra priorità è mantenere i pazienti critici al sicuro e mantenere in funzione i servizi essenziali; non neghiamo che vi siano serie preoccupazioni a causa della natura dei sistemi interessati “, sottolinea la dichiarazione.
Nel messaggio l’HSE ha chiarito che non intende pagare il riscatto richiesto dagli hacker. L’autorità afferma che al momento dell’attacco c’erano circa 2.000 sistemi utilizzati per trattare i pazienti in processi delicati, quindi dovranno ripristinare i loro servizi il prima possibile.
L’HSE ha aggiunto: “L’infezione sta avanzando al ritmo che avevamo previsto, quindi abbiamo implementato misure graduali per mitigare il rischio di ulteriori nuove infezioni. Stiamo anche cercando soluzioni temporanee per abilitare alcuni server critici”.
Il direttore dell’Irish Computer Security Incident Response Team (IRISS-CERT) Brian Honan afferma invece: “Non dobbiamo dimenticare che questo è stato il lavoro di un gruppo di criminali informatici senza scrupoli che non ha avuto problemi ad attaccare le infrastrutture critiche dedicate alla salute degli irlandesi; la ricerca e la cattura di questi hacker dovrebbero essere una priorità per le nostre autorità”. Honan ha concluso menzionando che il ransomware abbonda in Irlanda e gli incidenti registrati non sono molto diversi da quelli di molti altri paesi in cui gli attacchi di ransomware sono molto più comuni.