La sicurezza fisica, un tempo considerata un ambito puramente analogico, sta vivendo una trasformazione digitale profonda. A confermarlo è il nuovo rapporto 2025 di Genetec sullo stato della sicurezza fisica, che evidenzia come le aziende si stiano orientando sempre più verso soluzioni tecnologiche avanzate, con un focus su cloud ibrido e intelligenza artificiale (IA).
L’era del cloud ibrido
Secondo il rapporto, il 43% degli utenti finali prevede che le soluzioni di cloud ibrido diventeranno lo standard nei prossimi cinque anni. Ma cosa significa “cloud ibrido”? In pratica, è una combinazione di sistemi on-premise (localizzati fisicamente presso l’azienda) e servizi cloud, che consente di bilanciare flessibilità, controllo e budget. Questo approccio è ideale per gestire dati sensibili, permettendo alle aziende di mantenere il controllo diretto sulle proprie infrastrutture mentre sfruttano i vantaggi del cloud per scalabilità e innovazione.
Christian Morin, Vice President Product Engineering di Genetec, ha dichiarato: “Il cloud ibrido evita di dover fare scelte drastiche, permettendo alle aziende di adottare le migliori tecnologie disponibili senza compromettere sicurezza o flessibilità”. Grazie a questa strategia, le organizzazioni possono scalare e aggiornare i propri sistemi più rapidamente, migliorando al contempo la resilienza delle proprie infrastrutture.
La convergenza tra IT e sicurezza fisica
Un’altra tendenza chiave emersa dallo studio è il crescente ruolo dei dipartimenti IT nella gestione della sicurezza fisica. Se fino a pochi anni fa la sicurezza fisica era appannaggio di specialisti dedicati, oggi l’aumento delle soluzioni tecnologiche e la necessità di integrare sicurezza digitale e fisica hanno reso il coinvolgimento dell’IT imprescindibile.
Il 77% degli intervistati ha confermato che i team IT e di sicurezza collaborano regolarmente, e oltre il 50% delle aziende include i reparti IT nei processi decisionali relativi all’acquisto di nuovi sistemi di sicurezza. Questa sinergia non solo migliora l’efficienza, ma rende anche le infrastrutture più resilienti di fronte a minacce sempre più sofisticate.
IA e automazione: la sicurezza del futuro
Non sorprende che l’intelligenza artificiale stia assumendo un ruolo centrale anche nella sicurezza fisica. Il rapporto di Genetec rivela che il 37% delle aziende prevede di implementare funzionalità basate sull’IA entro il 2025, un aumento significativo rispetto al 10% del 2024.
Le applicazioni principali includono:
- Rilevamento avanzato delle minacce: l’IA permette di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, identificando anomalie e potenziali rischi.
- Automazione dei processi: dalla gestione degli accessi al monitoraggio video, l’IA semplifica le operazioni quotidiane, riducendo il margine di errore umano.
Questo interesse crescente riflette un approccio pragmatico: le aziende cercano soluzioni che non solo migliorino la sicurezza, ma semplifichino anche la gestione operativa.
Una sicurezza più integrata e resiliente
Con queste innovazioni, il settore della sicurezza fisica si sta muovendo verso un modello sempre più integrato e resiliente. L’adozione del cloud ibrido e dell’IA, unita alla collaborazione tra dipartimenti IT e sicurezza, rappresenta un passo fondamentale per affrontare le sfide di un mondo sempre più interconnesso.
Come sottolineato da Genetec, queste tecnologie non sono solo strumenti: sono opportunità per trasformare la sicurezza fisica in un elemento chiave della strategia aziendale, garantendo protezione, efficienza e innovazione.