La catena alberghiera Hilton sfida il tradizionale curriculum e abbraccia TikTok per le nuove assunzioni, ma crescono preoccupazioni sulla sicurezza e la privacy dei candidati.
In un’epoca in cui la tecnologia e i social media guidano molte delle dinamiche lavorative, Hilton ha deciso di rompere gli schemi convenzionali nel processo di assunzione, incoraggiando i candidati a presentare le proprie credenziali non più attraverso il tradizionale curriculum, ma piuttosto con un video creativo su TikTok.
La catena alberghiera ha lanciato l’iniziativa con un video sul suo account TikTok @hiremehiltonau, intitolato “Processo di reclutamento presso Hilton”. Nel video di 34 secondi, Hilton invita i potenziali dipendenti a cercare le posizioni di loro interesse e a candidarsi realizzando “un video di 1 minuto o meno in cui mostrino come renderebbero speciale la giornata per gli ospiti Hilton”.
L’illuminazione tech di Hilton è davvero geniale?
Se da un lato questa mossa è stata accolta con entusiasmo da molti utenti e aspiranti dipendenti, si stanno sollevando dubbi significativi sulla sicurezza personale dei candidati. Ecco perché penso che non sia una buona idea!
La principale preoccupazione riguarda la visibilità pubblica dei video di presentazione, che sono accessibili a chiunque sulla piattaforma. È ragionevole chiedersi se tutti gli utenti, compresi gli attuali datori di lavoro dei candidati, potrebbero visualizzare le candidature di lavoro.
In un’epoca in cui la privacy online è diventata una priorità sempre più urgente, questo approccio innovativo potrebbe rivelarsi una spada a doppio taglio. Un potenziale rischio emerso riguarda i dipendenti che, per varie ragioni, stanno cercando un nuovo impiego senza volere che i loro attuali datori di lavoro siano a conoscenza della loro ricerca. La pubblicità su TikTok potrebbe svelare intrinsecamente le intenzioni di questi candidati, mettendo a rischio la loro posizione attuale.
Pensate se un dipendente/una dipendente, di altro hotel, si ritrova in uscita da una brutta esperienza lavorativa, magari con precedenti di mobbing o violenze di altro tipo. L’abuso del social network potrebbe offrire ulteriori momenti di tensione tra l’utente e il molestatore.
Ritengo che, nonostante l’innovazione dell’approccio di Hilton, dovrebbe essere garantita la possibilità per i candidati di scegliere il livello di visibilità delle proprie candidature. Una funzionalità di privacy potrebbe permettere agli utenti di rendere i loro video visibili solo agli addetti alle assunzioni e non al pubblico in generale.
Hilton, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla questione della privacy, ma è probabile che la crescente attenzione su questo argomento spingerà l’azienda a considerare possibili aggiustamenti nel suo innovativo processo di reclutamento.
Tuttavia Mary Hogg, direttrice regionale delle risorse umane di Hilton Australasia, ha dichiarato all’Australian Financial Review che la società ha seguito il progetto pilota di TikTok per attirare lavoratori della generazione Z e che la preoccupazione per ChatGPT è stata un fattore alla base della decisione.
In un’epoca in cui la ricerca di lavoro è già un’esperienza complessa, è essenziale che le aziende bilancino l’innovazione con la responsabilità, garantendo che gli aspiranti dipendenti non siano messi a rischio nel perseguire opportunità professionali. La transizione verso nuovi metodi di assunzione è certamente interessante, ma è fondamentale che sia guidata da una consapevole attenzione alla sicurezza e alla privacy dei candidati.
La notizia base è stata appresa da questo articolo del Guardian. I ragionamenti sulla sicurezza, sono invece prettamente personali.