L’Alta Corte del Regno Unito ha emesso a fine marzo, una sentenza che potrebbe rappresentare una svolta significativa per il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, nel suo lungo e complesso caso legale. La corte ha esteso la possibilità per Assange di evitare l’estradizione negli Stati Uniti, concedendogli la possibilità di contestare ulteriormente le accuse di spionaggio.
Secondo la sentenza emessa a Londra, due giudici dell’Alta Corte hanno stabilito che Assange non sarà immediatamente estradato negli Stati Uniti. La corte ha affermato che Assange ha una “reale prospettiva di successo” nell’appello contro il suo ordine di estradizione e ha richiesto ulteriori “garanzie” sul suo trattamento se dovesse essere estradato.
La decisione della corte è arrivata dopo che i giudici hanno concesso al governo degli Stati Uniti tre settimane per fornire garanzie soddisfacenti sul trattamento di Assange, incluso il rispetto del Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, la protezione dalla discriminazione basata sulla sua nazionalità e l’assicurazione che non sarà condannato a morte.
Questa tregua temporanea offre a Assange e ai suoi sostenitori una speranza rinnovata, con un’ulteriore udienza prevista per il 20 maggio 2024. Se gli Stati Uniti non forniranno garanzie sufficienti, si terrà un’udienza di appello completa, con la possibilità che Assange non venga estradato.
L’attività di DDoSecrets ed Emma Best
Il caso di Assange ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, con dibattiti accesi sulla libertà di stampa, la protezione delle fonti giornalistiche e il confine tra il giornalismo e la criminalità informatica.
In questo contesto, emerge l’importanza del lavoro svolto da Emma Best e dalla sua organizzazione Distributed Denial of Secrets (DDOS). DDOS ha giocato un ruolo chiave nel rendere pubbliche informazioni rilevanti, inclusi documenti e conversazioni, che hanno contribuito a gettare luce sul caso di Assange e sulle attività di WikiLeaks.
Secondo Best, DDOS possiede una vasta gamma di conversazioni e documenti pertinenti al caso di Assange, inclusi quelli che mettono in discussione la credibilità di alcuni testimoni chiave. Il lavoro di DDOS riflette l’importanza di una maggiore trasparenza e accesso alle informazioni nel contesto di casi giudiziari di rilevanza internazionale.
Nello specifico si parla di aver reso pubblicamente accessibile quello che dal 2020 era il dataset AssangeLeaks, al tempo fornito come una prima parte di contenuti, ora nel 2024, in versione integrale viene esposta tutta la documentazione riguardante il caso Assange e Wikileaks: oltre 100 GB di dati, scaricabili via torrent.
Cosa contengono i dati diffusi
Centinaia di migliaia di email
- Decine di migliaia di e-mail da/per personale attuale ed ex di WikiLeaks, volontari ed ex membri di Anonymous
Decine di migliaia di documenti
- Migliaia di registri di chat (centinaia di migliaia di pagine) con lo staff attuale ed ex di WikiLeaks, i volontari e gli ex membri di Anonymous
- Centinaia di documenti WikiLeaks interni (inediti).
- Decine di casi giudiziari (alcuni sigillati) provenienti da Stati Uniti, Regno Unito, Svezia e Australia
- Centinaia di documenti provenienti da agenzie militari e di polizia, da una task force per la revisione delle informazioni e da altre agenzie governative
- Decine di documenti UC Global
- Copie di decine di siti web (compresi quelli cancellati)
- Copie dei canali Telegram (compresi quelli cancellati)
- Copie di forum di discussione (compresi quelli eliminati)
- Documenti finanziari provenienti dalle campagne WikiLeaks e Assange, dall’Australia, dall’Ecuador, dalla Germania, dall’Islanda, dagli Stati Uniti, ecc.
- Informazioni sui donatori
Centinaia di file audio
- Registrazioni di chiamate telefoniche/Skype
Centinaia di file video
Decine di migliaia di immagini (molte contenenti testo)
Decine di migliaia di altri file Codice sorgente
Mentre il caso di Assange continua a suscitare controversie e dibattiti, il ruolo di organizzazioni come DDOS nel rendere trasparenti informazioni cruciali dimostra l’importanza della vigilanza pubblica e della difesa dei principi democratici fondamentali.
Il destino di Assange e il significato più ampio del suo caso continueranno ad essere oggetto di discussione e riflessione mentre il processo legale continua a evolversi.