Un evento internazionale, i mondiali di calcio, che fa riflettere il medio oriente sulla propria resilienza informatica. Da richieste di aiuti a nazioni alleate, fino alla formazione della propria pubblica amministrazione
Quest’anno, il Qatar ha avuto l’opportunità di organizzare la Coppa del Mondo FIFA 2022. Con questo, la minaccia di attacchi informatici aumenta sulla nazione ospitante. Diversi rapporti hanno anche previsto che i crimini informatici dovrebbero aumentare dato che potrebbe rappresentare un’occasione d’oro per i criminali di commettere varie frodi informatiche.
Ultimi eventi cyber che hanno coinvolto il Qatar
Il Qatar ha affrontato numerose campagne di hacking progettate per danneggiare la reputazione della nazione del Qatar sulla scena globale. Un’indagine di Eekad (una piattaforma OSINT del Medio Oriente) ha rivelato i livelli della piattaforma anti-Qatar QLeaks che coinvolgeva migliaia di account dubbi e sospetti bot con hashtag specifici che tentavano di promuovere la presunta insoddisfazione pubblica nei confronti dell’amministrazione del Qatar. L’indagine durata quattro mesi ha rintracciato gli account falsi; pagine misteriose e contenuti generali destinati a condurre una campagna anti-Qatar collegata agli Emirati Arabi Uniti.
Nel 2021, Al Jazeera Media Network (una rete televisiva di lingua araba con alcuni programmi in inglese, con sede a Doha) ha subito 4 giorni di gravi attacchi informatici che vanno da DDoS a account hijacking e malware.
Nel 2019, Qatar Airways ha subito una massiccia campagna di phishing distribuita tramite WhatsApp ai propri utenti.
Nel 2017, il sito web dell’agenzia Qatar State News è stato violato durante la crisi diplomatica e sul suo sito sono state pubblicate numerose false storie offensive. L’attacco informatico è stato collegato prima agli “hacker russi”, ma poi i funzionari dell’intelligence statunitense hanno affermato di aver trovato il collegamento con gli Emirati Arabi Uniti.
Oggi c’è la Turchia, il cyber alleato
Ora, la Turchia che nel frattempo ha siglato vari accordi bilaterali con il Qatar, fornisce anche aiuti informatici per l’imminente Coppa del Mondo FIFA 2022, poiché l’emiro del Qatar si è rivolto al suo alleato informatico (cyber-amico) “Turchia” per rafforzare la sicurezza del prossimo campionato mondiale di calcio. Per svolgere questo compito di sicurezza informatica, la Turchia ha inviato i suoi ufficiali del MIT (servizio di intelligence turco) a Doha per lavorare sulla sicurezza dell’evento.
Secondo il rapporto di Morocco World News, l’emiro del Qatar aveva richiesto l’assistenza anche di Rabat per la sicurezza del grande evento sportivo FIFA. Dopo aver testato le capacità e le abilità di 95 entità con la verifica della loro capacità di difendersi dagli attacchi informatici, è nata l’idea del programma di formazione per la prevenzione della criminalità informatica.
L’idea per la formazione è stata messa in atto con l’intenzione di aumentare la produttività dei dipendenti e degli specialisti nel settore dell’informazione e della tecnologia (IT) con la sicurezza per le agenzie governative del Qatar.
Secondo Dalal Al-Aqeedi (Direttore del Dipartimento nazionale per l’eccellenza informatica), un totale di 15.000 persone tra cui 591 tirocinanti per dirigenti scolastici, 10.175 tirocinanti per insegnanti e 2.638 tirocinanti per amministratori hanno beneficiato di questa iniziativa statale.
Non rimane che valutare, durante e post evento, se tutto questo sortirà gli effetti sperati, assicurando all’evento un successo. Oppure andrà ad aggiungersi in coda al già lungo elenco di compromissioni che la storia recente ci ha fatto vivere.