I sospetti hanno effettuato attacchi di phishing e altre truffe online come lo scambio di SIM e gli attacchi BEC.
Le forze dell’ordine in Italia e Spagna hanno smantellato un gruppo criminale organizzato associato alla mafia italiana e coinvolto in frodi online, riciclaggio di denaro, traffico di droga e frodi immobiliari. In totale, un anno di attività illegale ha portato al gruppo 10 milioni di euro.
Secondo Europol, i sospetti hanno defraudato centinaia di vittime con gli attacchi di phishing e altre truffe online come scambio SIM e attacchi BEC (compromissione di posta elettronica aziendale). Hanno riciclato i fondi ottenuti illecitamente con l’aiuto di una vasta rete di cosiddetti “money mule” e società di comodo.
Il gruppo ha svolto le sue operazioni dal territorio di Tenerife, un’isola nell’arcipelago delle Isole Canarie spagnole.
Il gruppo è stato liquidato a seguito di un’operazione delle forze dell’ordine durata un anno. Durante l’operazione sono state effettuate 16 perquisizioni, effettuati 106 arresti (principalmente in Spagna e Italia) e sequestrati dispositivi elettronici, 224 carte di credito, carte SIM, terminali PoS e fondi per la coltivazione e distribuzione di marijuana. Anche le piantagioni di marijuana sono state liquidate e 118 conti bancari sono stati arrestati.
La struttura della rete criminale era una piramide in cui a ciascun partecipante veniva assegnato un ruolo. Gli esperti di computer hanno creato domini di phishing e hanno effettuato frodi informatiche, esperti di criptovaluta sono stati coinvolti nel riciclaggio di denaro sporco e i money muli assunti hanno incassato denaro.
I membri arrestati del gruppo (per lo più italiani legati alla mafia) hanno ingannato le loro vittime facendo trasferire ingenti somme di denaro sui conti bancari sotto il loro controllo.
L’indagine è stata condotta dalla Polizia di Stato spagnola con la partecipazione della Polizia di Stato italiana, Europol ed Eurojust.