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Anonymous Sudan, dagli attacchi DDoS agli arresti del dipartimento di giustizia

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha recentemente accusato gli operatori di “Anonymous Sudan” di aver condotto attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) contro infrastrutture critiche. Questi attacchi hanno preso di mira vari settori, tra cui servizi pubblici e istituzioni governative, causando interruzioni significative.

Dettagli dell’accusa

  • Gruppo sospetto: “Anonymous Sudan” è stato identificato come un collettivo di criminali che opera principalmente da Sudan. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha recentemente incriminato i due fratelli per cospirazione al fine di danneggiare computer protetti. Se condannati, Ahmed potrebbe affrontare una pena massima di vita in prigione, mentre Alaa rischia fino a cinque anni. Inoltre, nel marzo 2024, l’FBI ha sequestrato uno strumento DDoS utilizzato dal gruppo, noto come Distributed Cloud Attack Tool (DCAT), che era stato impiegato in oltre 35.000 attacchi.
  • Tecniche utilizzate: gli attacchi DDoS mirano a sovraccaricare i server delle vittime, rendendo i loro servizi inaccessibili.
  • Obiettivi: le vittime degli attacchi includono importanti enti governativi e aziende che forniscono servizi essenziali, evidenziando il potenziale impatto sulla sicurezza nazionale.

Il gruppo ha anche attaccato siti web di compagnie aeree come Scandinavian Airlines e piattaforme come Archive of Our Own, richiedendo riscatti in Bitcoin per fermare gli attacchi. Le attività di Anonymous Sudan hanno causato danni significativi stimati in oltre 10 milioni di dollari. Gli attacchi hanno portato a interruzioni prolungate dei servizi e a gravi disagi per le vittime, evidenziando l’importanza della sicurezza informatica nelle infrastrutture critiche

Il Dipartimento di Giustizia ha intrapreso azioni legali per perseguire i responsabili, sottolineando l’importanza della responsabilità per attacchi informatici che minacciano la sicurezza pubblica. Questa iniziativa fa parte di uno sforzo più ampio per combattere il crimine informatico e proteggere le infrastrutture critiche degli Stati Uniti.

Questa situazione mette in luce la crescente minaccia degli attacchi informatici a livello globale e la necessità di una maggiore cooperazione internazionale per affrontare tali sfide. Gli esperti avvertono che senza misure adeguate, le infrastrutture critiche rimarranno vulnerabili a futuri attacchi.