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Tokyo 2020 – Olimpiadi sotto attacco il commento di F5

In un warning inviato ai professionisti che si occupano di sicurezza informatica, l’FBI mette in guardia da possibili cyber attacchi durante i Giochi Olimpici di Tokyo, con particolare attenzione alla crescente minaccia degli attacchi DDoS.

Nel seguente commento David Warburton, Principal Threat Research Evangelist di F5, spiega perché le Olimpiadi rappresentano un target sempre più interessante per gli hacker e quale sia l’escalation di queste minacce.

Le Olimpiadi sono un evento unico a livello globale, “no stop” e seguito dagli spettatori di tutto il mondo; per questo il controllo 24 ore su 24 rispetto ai potenziali attacchi informatici è fondamentale per garantire che Tokyo 2020 si svolga senza intoppi e sia in grado di far fronte alle nuove minacce.

Man mano che i grandi eventi sportivi, come i Giochi Olimpici, diventano sempre più dipendenti dalla tecnologia, infatti, le tecniche degli hacker si adattano e si fanno più sofisticate e tenere il passo con un panorama di minacce così vasto e complesso rappresenterà sempre più una sfida di proporzioni olimpiche.

Sappiamo che l’attività DDoS è già in forte crescita; i dati raccolti dagli F5 Labs hanno rilevato che questi attacchi sono aumentati del 55% tra gennaio 2020 e marzo 2021. La maggior parte di questi incidenti (54%) ha sfruttato più vettori di attacco, suggerendo anche un aumento della sofisticazione, con hacker sempre più determinati.

Nessuna sorpresa, quindi, che queste Olimpiadi possano essere tra i loro prossimi principali obiettivi. 

Se consideriamo le grandi quantità di informazioni sensibili disponibili che possono essere prese di mira, che si tratti di credenziali ufficiali del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), informazioni sui piani di marketing delle aziende sponsor o provenienti da tecnologie wearable e dispositivi connessi utilizzati da atleti e allenatori per monitorare le prestazioni, è chiaro che i Giochi Olimpici non sono solo un semplice evento sportivo, ma rappresentano un’industria da miliardi di euro che richiede una vigile protezione durante l’intero periodo delle competizioni. Inoltre, la formazione continua degli utenti che accedono ai sistemi, inclusi il personale, gli spettatori e gli atleti, non dovrebbe essere trascurata e sarà sempre più vitale se pensiamo anche alla sicurezza dei prossimi eventi su larga scala.