Lo spionaggio informatico di Cytrox si sta diffondendo negli ambienti della politica e del giornalismo. Colpito un europarlamentare UE che non ha lasciato correre
Le relazioni tra l’UE e la Grecia continuano a essere tese a causa di un recente scandalo in cui il governo di Atene è stato accusato di utilizzare spyware per spiare un rivale politico e membro del parlamento dell’UE.
Alla fine di luglio, l’eurodeputato e presidente del secondo partito di opposizione greco (PASOK) Nikos Androulakis ha presentato una denuncia all’ufficio del procuratore della Corte suprema del paese, sostenendo che il suo dispositivo è stato infettato dallo spyware Predator sviluppato dalla Cytrox della Macedonia del Nord.
Successivamente è emerso anche che la stessa sorveglianza informatica è stata messa in atto anche contro il giornalista economico Thanasis Koukakis, che era segnalato dai ricercatori CitizenLab.
Da allora, lo scandalo in Grecia non si è placato, nonostante i tentativi del primo ministro Kyriakos Mitsotakis di mettere a tacere l’incidente, finché recentemente ha visto una nuova evoluzione dopo la scoperta di un nuovo fatto.
I giornalisti greci di DocumentNews hanno affermato di aver scoperto una terza vittima del Predator software, identificata in Christos Spirtzis, membro del parlamento greco per conto di SYRIZA, il più grande partito di opposizione in Grecia.
Sembra che il caso greco stia gradualmente sostituendo il gruppo israeliano NSO, che di fatto è passato nella giurisdizione americana e nelle mani dei suoi servizi speciali. È probabile che Cytrox stia seguendo la stessa strada dell’intero mercato dello spionaggio commerciale. Di sicuro quello che è certo è che Cytrox (e i suoi sistemi di “sorveglianza”) sta diventando diffuso in ambito politico e giornalistico.