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L’Unione Europea rafforza la sicurezza informatica nel settore sanitario

La Commissione Europea ha annunciato un nuovo “piano d’azione” per contrastare il crescente numero di attacchi informatici contro ospedali e provider di servizi sanitari. Questo piano prevede finanziamenti aggiuntivi per proteggere le infrastrutture tecniche, l’applicazione rigorosa della direttiva NIS2 e un miglioramento della condivisione delle informazioni a livello europeo.

Dal 2020, con la pandemia di coronavirus, il settore sanitario è diventato un obiettivo primario per i cybercriminali, causando notevoli preoccupazioni in paesi come Irlanda, Francia, Regno Unito e Finlandia. Un episodio particolarmente grave è avvenuto in Germania, dove un attacco ha portato alla morte di un paziente, innescando un’inchiesta per omicidio.

Secondo Stavros Lambrinidis, ambasciatore dell’UE presso le Nazioni Unite, gli attacchi ransomware nel settore sanitario si verificano ogni 11 secondi e potrebbero aumentare fino a ogni 2 secondi entro il 2031. Tali attacchi non solo compromettono la sicurezza dei pazienti ma destabilizzano i sistemi sanitari e comportano costi medi di circa 300.000 euro per incidente.

Il piano d’azione include la creazione di un European Cybersecurity Support Centre for Hospitals and Healthcare Providers, supervisionato da ENISA, che offrirà un servizio di allerta precoce per individuare e rispondere tempestivamente alle minacce. Sono previsti anche Cybersecurity Voucher per i piccoli provider, supporto per la migrazione sicura al cloud e misure per rafforzare la sicurezza della supply chain, in linea con il Cyber Resilience Act.

Andy Garth, Director of Government Affairs di ESET, ha accolto positivamente l’iniziativa, sottolineando l’importanza della collaborazione con Europol e il progetto NoMoreRansom. “Qualsiasi misura che aiuti questo settore cruciale a proteggersi è benvenuta”, ha dichiarato.

Questi interventi rappresentano un passo decisivo per proteggere uno dei settori più vulnerabili, salvaguardando la salute dei cittadini e garantendo la resilienza dei sistemi sanitari europei.