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Moses Staff attacca le società di ingegneria israeliane

Il gruppo ha rubato i dati dalle società Ehud Leviathan Engineering, David Engineers e HGM Engineering.

Un gruppo di attaccanti chiamato Moses Staff ha riferito di attacchi informatici di successo a tre società di ingegneria israeliane. È interessante notare che l’attacco è avvenuto meno di due settimane dopo che il gruppo ha pubblicato i dati personali di centinaia di militari israeliani di pubblico dominio sui canali darknet e Telegram.

Secondo i criminali informatici, le vittime degli attacchi sarebbero Ehud Leviathan Engineering, David Engineers e HGM Engineering. I dati rubati comprendono documenti su progetti infrastrutturali, mappe, contratti, immagini, lettere e istantanee di videoconferenze. Alcuni dei file includevano gare d’appalto e altri documenti riguardanti la costruzione di un nuovo ingresso alla città di Gerusalemme.

Esempio di rivendicazione dell’attacco

Moses Staff ha dichiarato che le informazioni trapelate non includevano tutto ciò che avevano ottenuto e che avrebbero gradualmente rilasciato il resto. A differenza del gruppo di hacker Black Shadow che di recente ha colpito anche egli le aziende israeliane, Moses Staff non ha avanzato alcuna richiesta di denaro o altro.

Il sito web di Moses Staff afferma che il gruppo ha violato un totale di oltre 165 server e 254 siti Web e ha rubato più di 11 TB di dati, inclusi documenti del servizio postale israeliano, Ministero della Difesa, file del ministro della Difesa Benny Gantz, Electron Csillag e Epsilor.

Il NATIONAL Cyber ​​Directorate ha dichiarato, in risposta alle perdite della scorsa settimana, di aver ripetutamente avvertito dell’arrivo degli hacker che sfruttano una vulnerabilità sul servizio di posta elettronica di Exchange per attaccare le organizzazioni, secondo Ynet. Ha inoltre riferito di aver gestito più di 11.000 richieste sulla sua hotline 119 nel 2020, circa il 30% in più rispetto a quanto gestito nel 2019. Il Directorate ha inviato circa 5.000 richieste alle entità per gestire le vulnerabilità che le espongono agli attacchi ed era in contatto con circa 1.400 entità relative ad attacchi tentati o andati a buon fine.

Non è ancora chiaro se il gruppo agisca in modo indipendente o goda del sostegno di qualche stato. Bisogna però ricordare che appena due giorni fa l’Iran era impegnato nelle indagini che vedevano il coinvolgimento di Israele per l’attacco alla propria rete distributiva di carburante che ha paralizzato il paese.