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Messenger: ex dipendente sostiene che Meta possa recuperare conversazioni cancellate

Lawson, ex dipendente licenziato per aver messo in dubbio uno strumento interno, ha intentato una causa in California in cui afferma di aver citato in giudizio Meta per oltre 3 milioni $ di risarcimento

Difficile dire con certezza cosa effettivamente viene eliminato, quando cancelliamo dei contenuti da una applicazione di terze parti. In effetti questo caso (che farà giurisprudenza nel caso), evidenzia proprio questo rischio.

Un ex dipendente di Meta, ha martedì scorso intentato una causa contro l’azienda, con l’accusa di esser stato licenziato per aver messo in evidenza dubbi di liceità su un nuovo pannello di controllo. Questo back-end sembra aver dato la possibilità a lui e ai suoi colleghi, di recuperare (a seguito di richieste da parte delle forze dell’ordine), anche conversazioni di chat Messenger, che l’utente aveva cancellato.

Facebook può recuperare i messaggi cancellati da Messenger

Brennan Lawson è il nome dell’ormai ex dipendente di Meta che è stato licenziato il 10 luglio 2019 per “presunto uso improprio di uno degli strumenti di amministrazione degli utenti di Facebook”.

Martedì scorso ha intentato una causa martedì in California in cui afferma di aver citato in giudizio Meta Platforms Inc. per oltre 3 milioni di dollari di risarcimento. Nel rapporto della citazione si legge che Lawson accusa Meta di averlo licenziato per esser stato da subito critico su un recente backend messo in piedi dalla società a disposizione del suo team.

Lawson, che lavorava come Senior Risk & Response Escalations, dichiara che “un manager di Facebook ha introdotto un nuovo strumento per l’Escalations team alla fine del 2018.

Il manager di cui si parla nella causa è Ashley McHugh, che ha presentato questo presunto strumento durante una riunione interna del personale della società, tra novembre e dicembre 2018. Lawson ne ha subito messo in dubbio la legalità, con un approccio molto critico, sollevando obiezioni nell’utilizzo. In effetti sembra che il suo team, da momento in cui è stato dotato del nuovo pannello di controllo, abbia avuto la possibilità di recuperare conversazioni di Messenger, anche cancellate, di chiunque. Compresa la cronologia delle chat dei bambini in Messenger for Kids. Fatto che, se accertato, andrebbe contro, come ricorda anche il DailyMail, l’ordine della Federal Trade Commission (FTC) del 2012, che proibiva a Facebook di manipolare la privacy dei dati personali dei suoi utenti.

La causa è stata iscritta nei registri con i seguenti estremi: Lawson v. Meta Platforms Inc., 22-civ-02723, California Superior Court, Contea di San Mateo (Redwood City).