Inizia a preoccupare il progetto che sta prendendo piede in Inghilterra secondo il quale una nota azienda cinese sta installando grandi quantità di telecamere a riconoscimento facciale nelle città del Regno
Un’attuale inchiesta del Mail Online evidenzia che i recenti investimenti operati dalla Gran Bretagna stanno trasformando le città del Paese, in super infrastrutture sorvegliate.
Il riconoscimento facciale cinese spopola in UK
Ovunque, nei verdi sobborghi fino al centro di Londra, spuntano come funghi telecamere di video sorveglianza con funzionalità di riconoscimento facciale. Solamente il Wandsworth Council e il suo vicino, Richmond hanno stipulato nel 2020, un contratto quinquennale da 1,3 milioni di sterline con Dahua per 900 di queste fotocamere all’avanguardia.
Esattamente come in Cina, ma c’è di più: il tutto è proprio opera cinese. In effetti gli appalti che si stanno realizzando sono tutti operati appunto da Dahua, una società affiliata allo stato cinese che utilizza una tecnologia controversa, un software di riconoscimento facciale che consente all’utente di tracciare tutti coloro che incrociano il suo percorso.
Installate come semplici lampioni della luce, sono però due occhi “cinesi” sempre accesi 24 ore su 24 in grado di riconoscere tratti del viso, espressioni e capi di abbigliamento indossati. Nella maggior parte dei casi, la CCTV è accompagnata da un cartello che dice “per la tua sicurezza e quella dei residenti”, e per la maggior parte, avrebbero pure ragione. Se non hai niente da nascondere, non hai nulla da temere. Benissimo.
Ma c’è un grande rovescio della medaglia.
E se la tecnologia venisse abusata?
Cioè che la tecnologia venga usata in modo improprio e Dahua (in questo) è rinomata per il suo lavoro svolto con il governo cinese nell’identificare i musulmani uiguri, come lo è per lavorare con altri governi poco democratici.
A Londra, più della metà dei distretti utilizza i sistemi di questa azienda o quelli della concorrente Hikvision, nonostante la prima abbia già ammesso gravi falle nella sicurezza del proprio sistema.
Quello disegnato da Dahua, insieme al Regno Unito, è il più importante progetto di videosorveglianza che l’azienda abbia mai portato a termine, al di fuori dei confini cinesi. Inoltre se consideriamo quelle neo installate e quelle vecchie già preesistenti, si calcola facilmente che Londra è il posto numero uno al mondo con più telecamere per persona. Se i rapporti con Dahua continuano, è facile presumere che un upgrade delle CCTV più anziane, non sia di difficile messa in pratica. Questo renderebbe il riconoscimento facciale sempre più preciso e pericoloso allo stesso tempo.
Sicuramente un approccio sempre più conservatore e autoritario della politica di questo paese, non farà altro che incentivare queste pratiche, rimandando al domani tutti i punti ancora non risolti sulla sicurezza informatica di questo progetto, con dietro “gli occhi” dello stato cinese.
Va detto che l’azienda Dahua è nella blacklist degli Stati Uniti, alla quale è stato da tempo vietato di fornire qualsiasi componente elettronico al territorio americano, proprio a seguito dei problemi di sicurezza informatica riconosciuti dall’azienda stessa e per lo stretto legame con il governo di Pechino.