Un attacco informatico, tenuto nascosto per alcuni mesi, con indagini ancora in corso, vede coinvolto un grande fornitore della difesa israeliano, Elbit. Storici rapporti anche con la nostra Leonardo
Colpita dal ransomware una società controllata dal fornitore della difesa israeliano Elbit Systems Ltd. con sede negli Stati Uniti e fornitore globale leader di tecnologie ed elettronica di difesa innovative, inclusi UAV, guerra elettronica e altri sistemi di intelligence e sorveglianza per forze militari e governi di tutto il mondo.
Il cuore della difesa israeliana in mani criminali
Nel 2015, Elbit ha acquisito la divisione informatica di Nice Systems per circa 160 milioni di dollari, che è stata scorporata in una sussidiaria chiamata Cyberbit, e due anni dopo, Citizen Lab ha scoperto che lo spyware commerciale creato da Cyberbit, veniva utilizzato per attaccare i dissidenti etiopi negli Stati Uniti e UK.
L’incidente si è verificato l’8 giugno 2022 e ha colpito 369 persone e l’azienda si è trovata costretta a parlarne dopo che i criminali di Black Basta hanno aggiunto l’azienda al loro DLS sotto rete Tor alla fine di giugno.
Ora Elbit ha confermato la fuga di dati. Durante questa indagine, Elbit America ha scoperto che le informazioni personali di alcuni dipendenti potrebbero essere state ottenute da terzi senza autorizzazione. I dati divulgati potrebbero includere nomi, indirizzi, numeri di previdenza sociale, date di nascita, informazioni sul deposito diretto ed etnia.
Le prove dell’hacking di Black Basta includevano un rapporto di audit, accordi di riservatezza e un rapporto sui salari.
Elbit ha a che fare anche con la difesa italiana
Le partnership della Difesa di Israele con la nostrana Leonardo SpA, società a partecipazione statale numero uno in Italia in ambito difesa (acqua, aria, terra, spazio e cyber), sono storiche e ampiamente mantenute nel tempo da solidi contratti.
A maggio 2020 sarà l’holding militare-industriale israeliana Rafael Advanced Defense Systems a fornire le tecnologie per il funzionamento dei sistemi d’arma e la ricerca dei bersagli dei nuovi aerei da combattimento leggero M-346FA di Leonardo.
Il 14 febbraio 2019 è stato il Ministero della Difesa israeliano ad annunciare un accordo con Leonardo-Finmeccanica per l’acquisizione di sette elicotteri di addestramento avanzato AW119Kx “Koala” per un valore di circa 350 milioni di dollari, con l’opzione per altri nove elicotteri, nonché la copertura per 20 anni del supporto logistico e manutentivo da parte di Leonardo a favore dell’Aeronautica militare d’Israele.
È del 2018 il comunicato di Leonardo che pubblica la notizia dell’accordo secondo il quale Elbit Systems – divisione ISTAR e Leonardo hanno firmato per sviluppare e dimostrare le capacità di lancio dei siluri leggeri e dei mini siluri di Leonardo dal SeagullTM veicolo navale a pilotaggio remoto di Elbit, ad integrazione delle capacità dell’USV di montare e lanciare siluri leggeri.
È dunque molto rilevante capire cosa la cyber gang possa aver rubato dagli archivi informatici di Elbit perché, visti gli accordi nel tempo intrapresi anche con l’Italia, resta una posizione strategica anche per la nostra sicurezza.
Non si esclude che i criminali abbiano in serbo altre prove interessanti. Dopotutto, le indagini sono ancora in corso e la vittima è particolarmente sensibile e strategica. Sicuramente sarà una vicenda che vedrà aggiornamenti.