Una serie di post sul canale Telegram della piattaforma video russa, denuncia di un attacco informatico rivolto alla propria struttura: il più importante di sempre
Nella notte del 9 maggio, è stato diffuso l’annuncio che Rutube è stata oggetto di quello che la società ha definito come “il più forte attacco hacker”. Rutube è per la Russia l’equivalente di Youtube di Google nel mondo occidentale.
Piattaforma video russa Rutube sotto attacco
Non ci sono certezze sul fatto che possa trattarsi di notizia diramata ai fini propagandistici, vista la turbolenta situazione di guerra tra Russia e Ucraina, quindi da prendere con le dovute precauzioni del caso. Ma il canale Telegram ufficiale della società ha pubblicato un post nel quale si giustifica un diffuso malfunzionamento della piattaforma, proprio a causa di massicci attacchi informatici, fatti ricondurre al grande flusso di attacchi che dal 23 febbraio sta prendendo di mira la web application.
L’hosting video ha subito un potente attacco informatico. Al momento non è possibile accedere alla piattaforma
si legge nel post.
Le accuse della società
“Recentemente, gli aggressori hanno cercato attivamente di destabilizzare il funzionamento di Rutube. Dal 23 febbraio abbiamo respinto dozzine di massicci attacchi DDoS. L’incidente di oggi è diventato il più critico. Sono in corso lavori per ripristinare il servizio. I nostri specialisti stanno lavorando per eliminare le conseguenze. Prestiamo particolare attenzione alla sicurezza dei nostri dati utente, che non sono danneggiati”, ha affermato Alexander Moiseev, CEO di Rutube.
Contemporaneamente però, con un ulteriore messaggio durante la mattinata di oggi, si fa sicurezza del fatto che nessuno abbia avuto accesso a dati senza autorizzazione:
RUTUBE conferma che terzi non hanno potuto accedere all’archivio video. L’intera libreria, compreso il contenuto dell’utente, è ancora non disponibile.
Attualmente sono in corso lavori per ripristinare l’infrastruttura di uscita video.
Il Data Leak post attacco
Aggiornamento del 12/05/2022 – Sembra che l’attacco, non dettagliatamente documentato in maniera ufficiale, sembra abbia generato un data leak, una esfiltrazione di dati, dai server della società di streaming online. Contrariamente a quanto afferma Rutube nei comunicati ufficiali, come segnalatomi dall’amico Francesco sta girando online un archivio contenente dei dati rubati proprio dalla società Russa.
Da segnalare anche che l’account AnonymousTV ha twittato: “Quasi il 75% dei database e dell’infrastruttura della versione principale e il 90% del backup e del cluster per ripristinare i database sono stati gravemente colpiti, ciò significa che #RuTube è probabilmente ANDATO PER SEMPRE”.
Ad oggi non sono ancora riuscito a trovare l’archivio contenente il leak, in quanto il contenuto condiviso con Mega è stato già eliminato per violazione dei termini di utilizzo di Mega stesso (fatto che fa ulteriormente presumere si tratti di qualcosa di sensibile). Aggiornerò l’articolo non appena riuscirò a trovare altri elementi.
Un fatto recente su Rutube e la guerra Ucraina
Il National Electronic Media Council of Latvia (NEPLP), la Lettonia per intenderci, ha chiesto a RUTUBE di limitare la trasmissione dei canali televisivi russi nel proprio paese.
Si parlava dei programmi dei canali “Russia RTR”, “Russia 24” e “TV Center International”. Il NEPLP ha affermato che il consiglio “valuta la necessità” di limitare l’accesso alla piattaforma video se questi “geoblocchi” venissero negati.
RUTUBE ha riferito che non prevede di imporre restrizioni alla distribuzione dei canali televisivi russi.
“La popolazione di lingua russa della Lettonia ha il diritto di accedere a informazioni obiettive su ciò che sta accadendo in Russia e nel mondo. Riteniamo che i tentativi di bloccare i media russi violino i diritti della popolazione di lingua russa, il che è contrario alle fondamenta della Carta europea per la libertà di stampa”
si legge nel comunicato.