Gli specialisti della sicurezza informatica riferiscono che i fallimenti di un provider di servizi Internet hanno portato alla violazione dei dati riservati detenuti dalle case automobilistiche Audi e Volkswagen. Nel rapporto sull’incidente, depositato presso il procuratore generale della California, è stato riferito che la società in outsourcing ha esposto i dati compromessi tra agosto 2019 e maggio 2021.
Tutto è iniziato il 20 marzo, quando la società di servizi dati ha notificato a Volkswagen l’accesso non autorizzato a un campione delle sue informazioni, che coinvolgeva Volkswagen, Audi e alcune società di distribuzione. Un rappresentante di Volkswagen Group of America, filiale della casa automobilistica per il territorio americano, afferma che l’incidente avrebbe interessato fino a 3,3 milioni di clienti, principalmente utenti Audi.
La fuga di notizie riguarda tutti i tipi di informazioni riservate, principalmente i dettagli di contatto: “I record includono nomi completi, indirizzi, numeri di telefono, indirizzo e-mail, numeri di previdenza sociale e, in piccoli casi, sono inclusi anche i dati del veicolo, acquistato o noleggiato”, la notifica della società afferma.
È stato riferito che circa 90mila dei clienti interessati hanno subito la perdita di tutti i loro record archiviati dalle case automobilistiche. In questi casi, Volkswagen offrirà un servizio gratuito di protezione e monitoraggio del credito per prevenire eventuali tentativi di frode legati a questa fuga di notizie. La filiale statunitense di Volkswagen ha iniziato a informare gli utenti interessati via e-mail questo fine settimana, chiedendo loro di rimanere aggiornati su eventuali tentativi di attacco derivanti da questo incidente.
Poiché le informazioni sono state esposte per quasi due anni, è difficile stabilire il numero esatto di utenti interessati, quindi gli esperti di sicurezza informatica consigliano ai clienti potenzialmente interessati di verificare l’autenticità di qualsiasi messaggio apparentemente inviato da Audi o Volkswagen, tramite e-mail o SMS. In casi estremi si consiglia di informare le banche e qualsiasi istituto finanziario.